15 febbraio 2009

IL CARRELLO

Quando Franca entrò nel reparto pelati non si era accorta che intorno a lei erano tutti coi capelli lunghi che le dicevano che il suo carrello cigolava. Quando poi attraversò il banco dei surgelati non si rese conto che le ostriche il martedì non le servivano e che il suo carrello cigolava . Proseguì dritta per il reparto ‘Igiene per la casa’ senza riconoscere che una vecchina paraplegica le aveva consigliato di allacciarsi la scarpa sinistra e che il suo carrello cigolava. Quando arrivò alla cassa, Franca pensava costantemente a quanto lunga sarebbe stata la carta dello scontrino di tutto quello che aveva comprato, senza curarsi dell’omone dietro di lei che stava osservando come il suo carrello cigolasse. Uscì dalla porta d’emergenza del supermercato in fretta e furia per caricare le buste in macchina. Mentre guidava un pensiero assillante come un’ossessiva paranoia assalì la mente di Franca. Ricontrollò , busta per busta. Non mancava niente. Entrò in casa e il pensiero si fece più ossessivo. Ricontrollò e tirò fuori nuovamente tutto da ogni singola busta della spesa. Non mancava niente.
Oggi Piero fa il venditore ambulante coi Rumeni e vende dvd pirata a via dell’Anonimato. Quando i rumeni lo trovarono, in un carrello del supermercato, gli chiesero come si chiamava e lui rispose che era troppo piccolo per saperlo

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