Sentí i passi avanzare. Lauren stava preparando il caffè, quando la porta improvvisamente, si aprí. Era il postino che le aveva portato una lettera. E siccome il postino suona sempre due volte, allora dopo cinque minuti ritornò a suonare e Lauren aprí di nuovo la porta. Era il postino che aveva bussato la seconda volta. Quando Lauren prese in mano la lettera che il postino le aveva consegnato, il caffè era già uscito dalla macchinetta allagando tutti i fornelli; fu allora che Trudy, il grazioso Rottweiler di Lauren, si bevve tutto il caffè mentre la sua padrona se ne stava a leggere precipitosamente la lettera. Lauren fece entrare in casa il postino che nel frattempo si era tolto il cappello perché faceva caldo a quell’ora ,come tutti i giorni a quell’ora, nella ridente cittadina di Nientécomepprima.
Tra Trudy e il postino fu amore a prima vista: infatti Trudy montò le sue gambe in un momento di affettuosissima e focosa intimità. Lauren imbarazzata disse al postino di stare attento a quella cagnetta che già aveva sbranato il sindaco, la lavandaia, il barman e il postino che lavorava prima di lui. Ma egli non se ne curò e si lasciò sbranare da Trudy e fu così che la cagnetta ebbe un buon pasto dopo il caffè della mattina.
Lauren, finito di leggere anche la seconda lettera, si precipitò al telefono. Le lettere che le aveva portato il povero ormai defunto postino provenivano dallo stesso mittente, Helmut Von Lagerbach, un omaccione che Lauren conosceva bene. Egli infatti era stato il macellaio del rione Alloradopo laggiù a Nientècomepprima. Erano da poco passate le dieci. Lauren decise di chiamare Helmut Von Lagerbach per avere spiegazione su quelle lettere. Provò a chiamare 2 volte. E per due volte le rispose la suocera di Von Lagerbach, Conchita Chorizo Cabron, una peruana in pensione con otto nipoti e tre figli. Lo trovò al quarto tentativo. Lauren agitata raccontò tutto a Von Lagerbach che, preoccupatosi a sua volta, disse : ‘Cazzo!Ho sbagliato indirizzo!’.
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